Nuova vita al vigneto grazie all’impianto di irrigazione 4.0, agevolato da Eurast. 

I vantaggi del credito d’imposta per gli investimenti in agricoltura 4.0.

Prosegue lo sviluppo dell’agricoltura 4.0, i cui vantaggi in termini sia economici che ambientali diventano sempre più misurabili. Le tecnologie digitali 4.0 sono utili per supportare – grazie all’analisi dei dati – l’agricoltore nella sua attività quotidiana, nella pianificazione e nei rapporti con tutti gli anelli della filiera. Grazie a queste soluzioni innovative e all’applicazione delle tecnologie digitali, dall’IoT all’intelligenza artificiale, dall’analisi dei big data ai trattori a guida autonoma, le aziende agricole possono aumentare la profittabilità e la sostenibilità economica, ambientale e sociale della propria attività.
In ambito vitivinicolo l’innovazione coinvolge la gestione idrica, tema divenuto sempre più cruciale: gli impianti di irrigazione 4.0 permettono una gestione intelligente delle irrigazioni dei vigneti, per trattamenti mirati e consapevoli, rispetto delle norme vigenti e soprattutto un notevole risparmio idrico ed economico.
Queste soluzioni tecnologiche rientrano nel capitolo beni materiali 4.0: l’investimento da parte delle imprese è soggetto alle agevolazioni previste dalla Legge di Bilancio 2022.
Ecco come il nostro specialista in finanza agevolata ha periziato il bene di un’impresa-cliente, facendo in modo che ottenesse un consistente credito d’imposta.

Caso Studio: impianto di irrigazione a controllo remoto

L’azienda-cliente, che possiede una tenuta con oltre 42 ettari di vigneti in provincia di Verona, ha recentemente investito in un impianto di irrigazione computerizzato a controllo remoto con monitoraggio umidità del terreno. Nello specifico, l’impianto possiede un sistema sensoristico con tre sensori di controllo dell’umidità del terreno ed è composto da un’unità di automazione principale che consente la gestione da remoto tramite tablet o smartphone, grazie all’installazione di un’App specifica.

Eurast è intervenuto nel periziare il bene e far ottenere all’azienda-cliente un credito d’imposta del valore di € 34.978,33, a fronte di un investimento di € 87.445,83.

 

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